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Vantaggi e problemi evidenziati

 

L'utilizzo del modello cooperativo si è rivelato ottimale per la gestione di un sito dall'elevata complessità strutturale: è addirittura possibile che altri modelli avrebbero reso di fatto impossibile il raggiungimento degli obiettivi prefissi. Infatti il numero di soggetti politici, e di siti, impegnati nella campagna elettorale telematica era tale che un approccio di tipo centralizzato avrebbe probabilmente mortificato il lavoro di molti volontari di base, e d'altro canto una pura decentralizzazione, così com'erano organizzati i vari siti prima dell'intervento globale, non veniva incontro alle esigenze degli utenti-elettori, senza un punto di riferimento privilegiato e con la fondata possibilità di duplicazione delle informazioni.

Inoltre, la centralizzazione di parte del materiale ha consentito una gestione più omogenea di quegli elementi come simboli, aspetto grafico complessivo, eccetera, importanti per ogni sito espressione di un'organizzazione (come abbiamo visto nel § 3.2.1), ma addirittura fondamentali per un movimento politico in campagna elettorale.

Uno studio approfondito dei siti Internet dei partiti impegnati nella campagna elettorale 1996 [Int96] evidenzia gli aspetti di maggiore interesse per gli utenti del servizio: ``alto grado di interattività e di ipertestualità'' ma anche ``scarsa permeabilità alla Rete'' e ``difficoltà di navigazione'', caratteristica che è propria dei siti WWW creati a partire da materiale eterogeneo e con diversi soggetti abilitati al suo accrescimento, mentre la forte struttura, che induce a una navigazione più schematicamente prevedibile, è propria, come abbiamo visto, dei siti centralizzati o generati con metodi formali. Le metodologie per dare coerenza strutturale alla navigazione in un modello cooperativo sono infatti uno dei punti deboli del modello.

Lo stesso studio riconosce il modello come unico tra quelli studiati (anzi ``culturalmente lontano'' essendo ``struttura di strutture'') e ne dà un giudizio globale:

È una sorta di agglomerato dinamico dentro il quale si riallocano, continuamente, nuove unità. È un sistema ad alta complessità interna, un vero e proprio amalgama la cui totalità è qualcosa di più che l'insieme delle sue parti

riconoscendo che questa struttura è ``figlia'' della peculiare storia politica della Coalizione e al tempo stesso espressione dei meccanismi della Rete.


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Alessio Bragadini