Il modello decentralizzato è la formalizzazione di una situazione molto comune nelle organizzazioni, che si è generata durante lo sviluppo ``dal basso'' (cioè a cura delle stesse strutture periferiche) dei servizi informativi World-Wide Web; in questo modello, comune a molte organizzazioni con sussidiarie e aree operative sostanzialmente indipendenti, come un'Università o un ente pubblico, oppure tipicamente una ditta di ricerca o di settore informatico, ogni dipartimento o sottosezione prepara un proprio sistema informativo non sottoposto ai vincoli della ``casa madre'', e comunque non necessariamente armonizzato con altri variamente presenti all'interno della stessa organizzazione.
Si realizza cioè il suggerimento di mantenere le informazioni vicine alla struttura operativa che modifica la realtà che i dati rappresentano, e gestite dalla struttura stessa in modo che i cambiamenti vengano immediatamente resi disponibili. Tutto ciò viene però implementato senza tenere conto dei collegamenti tra le informazioni presenti nei singoli sistemi che, facendo capo alla stessa organizzazione, condividono quasi sempre una quantità rilevante di dati (o di collegamenti tra i dati, a maggior ragione in un sistema ipertestuale come il WWW) comuni o che dal reciproco collegamento trovano un'utilità maggiore.
Il risultato è quasi sempre quello di realizzare sistemi che si sovrappongono su alcune materie non chiaramente assegnabili a l'una o all'altra struttura o di lasciare non documentati interi settori.
All'interno dei singoli sistemi informativi possono essere utilizzati diversi modelli o architetture: si può quindi anche parlare del modello decentralizzato come di una giustapposizione di sistemi informativi, intendendo il loro essere parte di un'organizzazione comune ma al tempo stesso indipendenti e ugualmente fruibili dagli utenti. Nel seguito intenderemo come sistema informativo decentralizzato la visione globale di questi sistemi appartenenti alla stessa organizzazione, e le informazioni che offrono complessivamente.