Come è evidente dalla definizione data, il modello è caratterizzato in negativo, come struttura a cui mancano alcune delle caratteristiche organizzative che avevamo trattato nei capitoli precedenti; la caratteristica essenziale è infatti quella di non avere un partizionamento delle unità informative tale da poter dare delle certezze sui contenuti del sistema e di non avere una procedura formale per la suddivisione delle titolarità.
Questi problemi sono visibili all'utente esterno per la difficoltà di navigazione in un sistema che non offre una ``mappa'' chiara della sua struttura (che, di fatto, non esiste) e interfacce tra loro diverse o addirittura contraddittorie, così come contraddittorie possono essere le informazioni presenti su due diverse unità del servizio ma riguardanti lo stesso dominio.
In molti aspetti, il modello decentralizzato è interessante per essere diverso e contrario rispetto al modello centralizzato: infatti caratteristiche fortemente negative per quel modello acquistano qui rilievo positivo. Ad esempio, la decentralizzazione spinta porta gli utenti interni a sentirsi maggiormente responsabilizzati rispetto al processo di aggiornamento e pubblicazione delle informazioni, in quanto sia la velocità maggiore con cui i cambiamenti sono resi visibili che la stessa identificazione dell'unità del servizio con la struttura operativa che la ospita rendono molto più gratificante il processo. Inoltre aumenta il volume del flusso informativo generale, che però il modello non è in grado di gestire in modo da indirizzarlo e indurlo a coprire opportunamente tutto il dominio dei dati, senza duplicazioni.
La possibilità di accoppiare alle unità del servizio corrispondenti alle strutture operative dell'organizzazione un'unità centrale con funzioni di coordinamento e di direzionalità, unita a una divisione delle informazioni senza informazioni tra le varie unità, può servire al sistema per aumentare grandemente la sua fruibilità e farlo evolvere verso modelli più solidi.
Mantenere questi aspetti validi, aggiungendo però la consapevolezza del sistema informativo globale e la certezza della partizione del dominio delle informazioni tra i vari sotto-sistemi, è l'obiettivo della formulazione della definizione di modello cooperativo.