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Lo sviluppo della Rete

 

Lo sviluppo di Internet è stato molto più lento di quello che l'attuale stato della Rete potrebbe suggerire, e comunque non paragonabile a quello avvenuto per servizi analoghi come il telefono o le telecomunicazioni. In pratica, infatti, il sistema si è evoluto negli ultimi trenta anni e ha avuto una diffusione globale solamente a partire da metà degli anni novanta.

L'idea alla base della tecnologia innovativa di Internet, rispetto ad altre reti di telecomunicazione, è l'adozione della trasmissione a pacchetto, in cui il messaggio viene suddiviso in piccole unità autonome dal software di trasmissione alla sorgente e riassemblato alla destinazione: durante il tragitto questi pacchetti seguono un percorso scelto, tra quelli possibili, nel momento stesso dell'attraversamento della rete, e addirittura potenzialmente diverso per ogni singolo pacchetto. In questo modo, la topologia della rete non è fissata a priori ma può evolversi a seconda della situazione degli host presenti sul percorso della comunicazione, basata quindi sulla ``ridondanza della connettività''.

Questa scelta deriva dalle proposte formulate da varie entità di ricerca alla metà degli anni sessanta per la creazione di una rete di telecomunicazione senza autorità centrale e capace di restare operativa anche in situazioni di emergenza, in particolare per gli evidenti vantaggi militari che questa tecnologia poteva avere. Sulla base di queste idee nate nel clima della ``guerra fredda'' l'ARPAgif promosse il primo esperimento di vasta portata per studiare la creazione di una rete a pacchetto che potesse risultare strategica per la sicurezza nazionale.

Sebbene molti sostengano che non si possa parlare di una ``nascita'' di Internet, in quando con questo termine si intende la ``federazione'' di varie reti appartenenti a organizzazioni diverse, [Car96] la data del Labor Daygif 1969 segna il punto di partenza di un'evoluzione continua; in quell'occasione, infatti, si collegarono tra loro i primi quattro hostgif di quella che sarebbe stata ARPANET, e a questo primo nucleo di Rete si sono via via aggiunti altri host e altre reti a un ritmo costante. Allo stesso tempo, era stata pubblicata la prima RFC e cominciavano a nascere i primi servizi di rete, per esempio la posta elettronica che tuttora forma l'essenza della comunicazione su Internet, e si diffondeva l'idea di ``comunità'' tra i ricercatori che utilizzano questa tecnologia non solo per la gestione del progetto ARPANET ma anche per la collaborazione a distanza su progetti comuni o per i messaggi personali.

Dall'esperienza di comunicazione a pacchetto di ARPANET e dal lavoro svolto da ricercatori americani e britannici e dall'INWG (International Network Working Group, formato nel 1972) nasce il protocollo TCP: le prime versioni sono di metà degli anni settanta, e poi successivamente le comunicazioni si organizzano in IP, TCP e UDP (vedi § 1.2.1), sulla base del programma di ``internetting'' di ARPA che mirava a connettere in maniera trasparente agli utenti le varie reti a pacchetto esistenti. È da questo momento che nasce la parola Internet, a rappresentare l'unione di tutte queste reti, e la consapevolezza delle possibilità offerte dall'iniziativa.

Nel frattempo la ``Rete'' si era estesa a diversi siti nell'Europa occidentale collegati attraverso l'Atlantic Packet Satellite Network (SATNET), spinta anche dalle simulazioni di utilizzo militare di area NATO, e a partire dal 1o gennaio 1983 l'originale protocollo NCP è stato sostituito da TCP/IP su tutta ARPANET e le reti collegate [Pos81].

La prima grande ``applicazione'' della tecnologia sviluppata in ARPANET si svolse ancora nell'alveo della ricerca americana, ma con uno scopo ben preciso: collegare tra loro le risorse di supercalcolo in modo da consentire a ricercatori fisicamente lontani di utilizzare macchine ``rare'' e molto costose; la rete creata era NSFNet, finanziata direttamente dalla National Science Foundation e quindi di proprietà pubblica, e la sua operatività iniziò nel 1986 con l'utilizzo della tecnologia a pacchetto e di TCP/IP. Per lungo tempo (sino al 1995) NSFNet sarebbe stato il backbone di Internet, ovvero la struttura che collegava i nodi principali e su cui transitava la maggior parte del traffico prima di essere instradato verso la destinazione.

Nel frattempo varie strutture commerciali connettevano in vari modi proprie reti o servizi di posta elettronica alla Rete, in America e in Europa, utilizzando direttamente TCP/IP o altri protocolli grazie all'adozione di punti di scambio che permettevano le comunicazioni tra le reti. In questo modo si veniva a configurare Internet come ``rete delle reti'', come protocollo di comunicazione tra diverse entità, e coll'aumentare dei soggetti cresceva il valore aggiunto della struttura e la sua utilità per la ricerca e la collaborazione. ARPANET in quanto tale cessò l'attività nel 1989 (la sezione strettamente militare continuò come MILNET), senza alcuna conseguenza per il progetto che ormai era supportato da molte e diverse strutture e moltissimi utenti. Nel 1983 era stato creato l'Internet Activities Board (IAB) con lo scopo di guidare l'evoluzione dei protocolli TCP/IP e fornire sostegno alla comunità Internet, e che a partire dal 1992 lavorerà sotto l'egida della Internet Society.

In ogni caso, fino a metà degli anni novanta l'impatto di Internet è stato limitato all'area della ricerca accademica e scientifica e di pochi singoli che utilizzavano la posta elettronica. Il vero motore per la definitiva affermazione della Rete come strumento di comunicazione via calcolatore è stato il World-Wide Web (vedi § 2) che ha creato la massa critica di informazioni necessaria per avvicinare all'uso di Internet anche imprese commerciali, fornitori ``classici'' di informazioni come giornali e utenti privati (``consumatori'').


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Alessio Bragadini