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Esperienze riscontrate

 

Operativo da circa due anni, il modello utilizzato dalla Città Invisibile si è rivelato molto efficace, in quanto ben mappato sulla struttura organizzativa e sulle esigenze dell'associazione. In particolare, ha permesso la crescita del volume delle informazioni, molto eterogenee, presenti nel sistema senza causare un carico eccessivo di lavoro su strutture e figure funzionali, tra cui il responsabile del sistema (o centro): dopo un'iniziale suddivisione delle titolarità più importanti le unità informative ``maggiori'' hanno gestito autonomamente la loro evoluzione. Naturalmente ciò non si è risolto in un sistema decentralizzato per via dei vincoli di comunicazione, favoriti in questo dall'esistenza di luoghi di compensazione ``politici'' già esistenti all'interno dell'associazione.

Uno degli aspetti più interessanti del modello è il buon funzionamento del meccanismo di classificazione delle informazioni; questa divisione si è rivelata utile per decidere le politiche di aggiornamento e per minimizzare il costo complessivo sulla struttura delle procedure di validazione. Grazie infatti all'automazione della pubblicazione di gran parte delle informazioni ufficiali e alla creazione di unità informative autonome formate da informazioni para-ufficiali, pochissime modifiche hanno un livello di validazione superiore a uno o richiedono una validazione centrale.



Alessio Bragadini